Scelte anacronistiche
- Mattia Fusillo
- 2 lug 2022
- Tempo di lettura: 2 min

Deve essere strana la sensazione di sentirsi incapaci di fare ciò che si desidera. È alquanto inverosimile che si parli ancora oggi di libertà proibita. Non voglio fare il filantropo, ma forse, per l’ennesima volta, abbiamo fatto un tuffo nel passato che pensavamo fosse nettamente superato.
Il 24 giugno 2022 la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America cancella il diritto costituzionale all’aborto dopo ben 50 anni. Non sto qui ad elencarvi i postumi che ha avuto tale presa di potere e i molteplici cortei che hanno animato le strade di New York, Los Angeles, Washington e Phoenix dando vita ad una vera e propria disobbedienza civile. Piuttosto preferisco dibattere su come le libertà personali delle donne siano ancora soggette a giudizio dell’uomo.
La società di oggi si fonda su radici maschiliste, le stesse che ormai da anni attribuiscono all’uomo una superbia arbitraria. Non solo manca quel desiderio di premura che spingeva un uomo ad alzarsi dal sedile di un tram affollato per far posto ad una donna insicura con un bambino tra le braccia, ora si arroga anche il diritto di poter scegliere sul destino altrui. Dal 24 giugno 2022, una donna in 26 stati su 50 in America sarà soggetta a leggi restrittive sull’aborto, ciò significa che non potrà più scegliere cosa fare del suo corpo.
C’è chi definisce il verdetto come “la volontà di Dio” e chi ancora come “una scelta devastante e dolorosa”. Descrizioni delle facce d'una stessa medaglia che però non porta con sé nessun premio ma soltanto dolore.
Oltre alla maggioranza della Corte Suprema che ha permesso questo scenario, esistono anche persone e aziende che difendono questi diritti civili. Realtà affermate come Apple e Patagonia si sono impegnate a pagare alle proprie dipendenti viaggio, alloggio e procedure nel caso debbano recarsi in un altro Stato per sottoporsi ad un aborto. Anche i più grandi si impegnano per il bene comune.
Eventi del genere provocano riflessioni tra la gente, tutti ci sentiamo incredibilmente coinvolti. Allora siano queste riflessioni capaci di smuovere gli animi delle persone perché il pensiero tramutato in parola è capace di ridisegnare le dimensioni della realtà, esaltando le virtù da seguire. Oggi è giusto esprimere solidarietà alle donne americane le cui libertà sono state messe in discussione, ma è doveroso battersi per loro e far notare al mondo che il futuro viaggia verso un’altra direzione.
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