Come canta Jova
- Mattia Fusillo
- 2 set 2022
- Tempo di lettura: 2 min

Non è possibile. Non può essere così facile. Mi chiederete: "Cosa?" Non può essere così facile accorgersi che l’estate è terminata.
È troppo difficile oppure sono io che non ci voglio credere, fatto sta che l’estate sta terminando, o meglio, è giunta al termine. Sarò sincero, non riesco ad abituarmi all’idea. Non riesco ad abituarmi all’idea che tutto possa essere spazzato via da una folata di vento settembrina. Ma questo "tutto" cos’è? "Tutto" è ciò di cui canta Jovanotti con la sua immensa vivacità nella canzone “Estate addosso”, canzone estiva come molte altre ormai diventata tormentone, a cui non ho mai voglia di rinunciare. Ovvero? La spiaggia, come ogni anno indecisa, che non sa mai se restringersi o allargarsi, la voglia di tuffarsi nelle mareggiate, la crema solare sempre presente nella borsa, locali aperti fino all’alba, le stelle luminose che non vogliono cadere, le infinite partite di pallavolo tra amici, brevi amori che sembrano infiniti ma soprattutto la libertà.
Libertà? Sì, libertà. O meglio la voglia di sentirsi giovane, vivo. Un animo vivo è un animo che non smette mai di sognare. Per questo forse l’estate è tanto amata. Permette a tutti noi di sentirci vivi e di fatto sognatori. E permette a noi giovani di dar sfogo al nostro animo a volte vivace ed esuberante, spesso impulsivo ed ingenuo, ma per prima cosa spontaneo. D’altronde che giovani saremmo se nella vita mancasse quel tono di semplicità?
Mi mancherà questa estate che ti salta addosso e poi vola via. Eppure, proprio come canta Jova, adesso, con l’arrivo di settembre, provo in fondo una strana felicità. Sarà il ricordo di questa splendida estate oppure l’idea che si è davanti ad un nuovo inizio? Chi lo sa. L’adolescenza non la capisco.
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