Rami di un unico albero

23 maggio, giornata nazionale della legalità. Noi siamo rami di un unico albero?

Questo periodo di quarantena è molto duro, ma allo stesso tempo stiamo scoprendo tante cose. Stiamo convivendo con le nostre fragilità e comprendendo le nostre forze. In questo momento siamo rami di unico albero. Perché proprio dei rami? In passato abbiamo conosciuto numerose personalità che si sono battute per ottenere libertà, valori, principi in passato sconosciuti. Basti pensare a due nomi Falcone e Borsellino. Noi tutt'ora li ricordiamo come eroi. Beh, loro sono le nostre radici. Oggi noi siamo dei rami in cerca dei loro frutti, delle loro foglie che sperano in qualcosa di molto importante. Cosa? La luce. Oggi più che mai dobbiamo cercarla, osservarla, comprenderla quella luce. Sapete una cosa? Quella luce ha un nome, si chiama speranza. Comprendiamola, osserviamola ma soprattutto non smettiamo mai di cercarla. Quelli che in passato erano rami ora si sono trasformate in radici che sostengono l’albero della vita. È merito loro se ora possiamo considerarci liberi di essere noi stessi. Adesso noi rami abbiamo un grande compito, vivere il nostro presente. Anche quando sperare nella luce sarà impossibile, facciamolo. Solo così potremo tornare più forti di prima.

Sapete, col tempo, stiamo scoprendo un terzo elemento del nostro albero: il fusto. Il fusto riesce ad unire entrambi le parti. Quel fusto è composto da tutti coloro che si stanno battendo in prima linea in questa sfida. Ed è solo grazie ad esso che ora siamo liberi di cercare quella luce.

#pensieriaspasso