La prima pubblicazione

Spesso nel mio Blog, vi ho parlato di quanto sia importante arricchire la propria giornata, con un momento dedicato alla lettura. La lettura è da sempre ritratta da due figure: colui che scrive e colui che legge. Entrambi possiedono e simboleggiano l’arte. Non esiste scrittore che componga per apparire agli occhi del lettore come oggettivo e non esiste lettore che non dia una propria interpretazione a ciò che è stato letto. Perché in fondo, è sempre necessario attribuire un tocco di personalità a ciò che ascoltiamo, impariamo e viviamo.

Ho letto diversi libri e non c’è mai stato uno che mi abbia lasciato indifferente nella recensione. Ma questa volta ho provato a invertire il mio ruolo. Esatto, proprio così, sono diventato uno scrittore. Mi chiederete: nonostante la tua attività nel Blog non ti consideri una giovane penna? Non esattamente. Penso che per ritenersi tale, sia necessario comporre una prima pubblicazione che permette di acquisire ulteriore maturità. In effetti, oggi, rispetto a qualche anno fa, mi sento già più grande. Tutti noi cresciamo e il nostro stile si rinnova. Allo stesso tempo, siamo influenzati da ciò che ci circonda e dunque, non siamo mai troppo costanti. Ma, forse, è giusto così. È bello che ciascuno di noi possa conoscere, crescendo, una parte di sé ignota.

Con questo mio saggio all’interno del libro “L’ora della felicità” pubblicato da Progedit, in collaborazione con l’Università di Foggia e il progetto Rigenerazioni devo annotare di provare delle sensazioni molto insolite e allo stesso tempo intense. Questo libro parla di un progetto da me ideato: “L’ora della felicità”, da cui prende nome il titolo. Ma per parlare di questo ci sarà tempo…

Ora, sono entusiasta del mio traguardo e non vedo l’ora di dar sfogo alle mie riflessioni in future pubblicazioni.

#pensieriaspasso