A distanza di 700 anni
- Mattia Fusillo
- 21 feb 2021
- Tempo di lettura: 1 min

Sapete nel corso delle ultime videolezioni ho conosciuto una personalità letteraria molto vicina alla nostra realtà: Giovanni Boccaccio.
Perché proprio Giovanni Boccaccio? Leggendo tra le righe di una sua biografia mi sono imbattuto nel suo capolavoro: il Decameron. Il Decameron è una raccolta di cento novelle in volgare. Protagonisti di queste novelle sono dieci fanciulli (7 donne, 3 uomini) che ogni giorno eleggono il re e la regina a cui spetta raccontare una storia, una novella. Ma mi chiederete come può essere vicina alla nostra realtà un’opera realizzata più di 700 anni fa? Questi fanciulli erano collocati assieme in una villa di campagna, isolati dall’avvento della peste. Tutti noi oggi siamo distanti gli uni dagli altri e a permettere tutto ciò, è una pandemia che quest’anno, tra qualche giorno, compirà un anno. A colpire i protagonisti del Decameron era la peste nera, oggi il Covid-19. È incredibile come due eventi così distanti possano essere allo stesso tempo così simili. Loro hanno trascorso una quarantena raccontandosi delle storie, noi invece ci siamo tenuti in compagnia attraverso i “nostri social”. Eppure a distanza di 700 anni viviamo gli stessi sentimenti: siamo impauriti, insicuri e fragili.
È incredibile come eventi del nostro passato possano essere ogni giorno un confronto attuale. Il passato offre consigli al presente che punta l’occhio verso il futuro.
Leggere tuoi post e sempre una gioia per me l'orgoglio piu grande di nonna